A Fossa delle Felci si può accedere da numerosi sentieri: noi proponiamo di partire da quello di Valdichiesa, che inizia alle spalle del santuario e attraversa gli estesi rimboschimenti a eucalitti, acacie, ontani napoletani e pini marittimi; un paesaggio vegetale artificiale, quasi appenninico, che progressivamente si mescola con l’originaria macchia di eriche e corbezzoli, con le distese di felci aquiline, con i secolari castagni forse introdotti già in età romana, formando il bosco più esteso e affascinante dell’intero arcipelago. Sfiorando i 1000 metri di altezza, la Fossa rappresenta infatti un classico esempio di ambiente montano-mediterraneo, e ospita alcune specie caratteristiche, come Doronicum orientale, Ajuga orientalis, Hieracium crinitum, viole e ciclamini, mentre nel folto dei rami, durante le notti estive, si rincorrono i ghiri. Per tornare alla base, si può scendere verso Malfa, Santa Marina o Lingua.
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